La Darbia blog

TIRA-MI-SU (storia di un amore infinito)

Testo di Claudia Femia

Mer, 16 marzo 2022
TIRA-MI-SU (storia di un amore infinito)
Un omaggio internazionale, nel primo giorno di primavera, al dessert italiano più famoso nel mondo. Anche alla Darbia celebriamo il #tiramisuday.Inutile negarlo. Se ci fosse uno scettro per il dolce più popolare, questo spetterebbe al delizioso tiramisù, uno dei dessert italiani più famosi e apprezz..

Un omaggio internazionale, nel primo giorno di primavera, al dessert italiano più famoso nel mondo. Anche alla Darbia celebriamo il #tiramisuday.

Inutile negarlo. Se ci fosse uno scettro per il dolce più popolare, questo spetterebbe al delizioso tiramisù, uno dei dessert italiani più famosi e apprezzati da generazioni di buongustai. Non conosce mai crisi, neppure nei difficili mesi della pandemia, tanto che pare essere uno dei prodotti più richiesti anche nel settore del food delivery.
Non stupisce dunque che proprio il tiramisù si sia aggiudicato un vero e proprio “celebration day” internazionale che cade il 21 di marzo, primo giorno di primavera. In questa data simbolica si rende omaggio al popolare dessert organizzando convegni online, contest e sfide social, come il trofeo denominato “Tiramisù Word Cup” nel quale un agguerrito gruppo di concorrenti si cimenta in una gara virtuale preparando ricette creative e originali.

Tuorlo d’uovo, mascarpone, savoiardi inzuppati nel caffè zuccherato e cacao amaro: la ricetta classica di questa prelibatezza è tanto semplice quanto efficace: un solo assaggio garantisce buonumore e rimanda al calore familiare della nostra infanzia, quando erano le mamme e le nonne a preparare per noi tazze colme di un dolce cremoso dal potere ricostituente. L’etimologia stessa della parola tiramisù rimanda alla sua capacità di risollevare l’animo e rinforzare il corpo, nei periodi di affaticamento e nei freddi inverni esso possiede infatti uno straordinario potere energizzante.

Molte varianti caratterizzano la ricetta classica, che può essere modificata a piacere e dare vita a un’infinità di interpretazioni originali: c’è chi lo apprezza con la frutta, chi lo preferisce al pistacchio, chi ama accostamenti più audaci, come Nutella e banane, chi impiega biscotti golosi come gli amaretti o i mitici Pan di Stelle. E poi ci sono le versioni alcoliche naturalmente, una sorta di “tiramisù ubriaco” a base di marsala, cognac o limoncello. Il bello di questo dolce è che ognuno può creare la propria personale versione, dando libero sfogo alla creatività culinaria.
Vale la pena ricordare anche il tiramisù dei record, il più grande della storia, realizzato a Milano e certificato nel libro ufficiale dei Guinness: l’impresa appartiene a un team di trenta pasticceri della Scuola di Cucina «Teatro7 Lab» che hanno preparato un dolce di 273 metri utilizzando 300 kg di mascarpone, migliaia di savoiardi e più di 70 uova!

Anche se un’antica leggenda fa risalire le origini del nostro dessert preferito a una ricetta toscana creata in onore di Cosimo de’ Medici per la cosiddetta “zuppa del duca”, in realtà il tiramisù pare nato nel Novecento in un ristorante di Treviso. E proprio gli emigranti trevigiani sono stati i primi ambasciatori di questo dolce nel mondo, decretandone un successo senza confini. Si tratta di un dessert povero e casalingo, ma oggi anche gli chef blasonati e i ristoranti gourmet ne propongono una versione nobile, così come molte pasticcerie che lo preparano per i loro clienti come elegante pasticcino-mignon o cremosa torta-gelato.
È dunque una storia di amore infinito quella che ci lega al tiramisù, una storia di ingredienti genuini e golosi, una storia di tradizioni familiari e di creatività moderna. Tentazione irresistibile, travolgente come la primavera.