La Darbia blog

Per chi suona il violino

Sab, 19 febbraio 2022
Per chi suona il violino
Cremona, straordinaria città, patria del maestro Stradivari e capitale mondiale del violino. Meta deliziosa, tra musica e torrone. Cammino per strada e un suono struggente di violino mi accompagna, avvolgendomi nella magica atmosfera di Cremona. Dove arte, bellezza e gastronomia si incontrano arm..

Cremona, straordinaria città, patria del maestro Stradivari e capitale mondiale del violino. Meta deliziosa, tra musica e torrone.

Cammino per strada e un suono struggente di violino mi accompagna, avvolgendomi nella magica atmosfera di Cremona. Dove arte, bellezza e gastronomia si incontrano armoniosamente, è bello lasciarsi andare alle emozioni…
Per visitare il centro storico decido di partire dall’alto, lasciando planare lo sguardo sopra i tetti dopo essere salita sulla cima del Torrazzo, il campanile medievale, vero simbolo della città. Chi saprà affrontare i 502 scalini e vincere le vertigini (badate bene che la torre supera i cento metri di altezza…) riuscirà a godere di un panorama impareggiabile.

C’è da rimanere incantati anche volgendo lo sguardo attorno alla meravigliosa Piazza del Comune che ospita il Duomo, con la sua elegante facciata, la Loggia dei Militi e il Battistero a pianta ottogonale. L’interno della cattedrale merita senz’altro una visita perché affreschi e decorazioni superbe arricchiscono la chiesa, tanto che qualcuno l’ha definita la “Cappella Sistina” della Pianura Padana.
E che dire dei capolavori straordinari, conservati presso la Pinacoteca del Museo Ala Ponzone? Tra i dipinti più celebri si possono ammirare «l’Ortolano» di Arcimboldo e il «San Francesco in meditazione» del Caravaggio.

Ma dicevamo del suono di violino… una melodia davvero travolgente si insinua tra le vie del centro e mi ricorda che sono nella patria del grande maestro Stradivari. A Cremona la professione liutaria ha radici antiche, essa iniziò a svilupparsi nel XVI secolo coinvolgendo intere famiglie nel lavoro di bottega. Esperti artigiani producevano pezzi raffinati, tramandando di padre in figlio le conoscenze dei materiali e le tecniche di lavorazione. La città ospita ancora centinaia di botteghe liutarie, una scuola internazionale che forma nuovi artigiani competenti e uno straordinario Museo del Violino dove sono conservati pezzi antichi di eccezionale valore. All’interno del museo è possibile anche sedersi nell’ Auditorium, una sala da 460 posti con il palco al centro, progettata dall’ingegnere del suono Yasuhisa Toyota. Ascoltare qui un’esecuzione dal vivo con uno Stradivari del 1727 è un’esperienza che non si dimentica facilmente!

Ma Cremona è una città di eccellenze anche culinarie. E tra le sue meraviglie gastronomiche troviamo il delizioso torrone, le cui origini si fanno risalire a un pregiato dono di nozze. Quando nell’ottobre del 1441, nella chiesa di San Sigismondo si celebrò il matrimonio tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, una dolce miscela di albume, miele e mandorle fu regalata agli sposi. Nacque così il rinomato torrone cremonese, destinato a fare storia.
E proprio assaporando un goloso torroncino artigianale, farcito con liquirizia e cioccolato, mi dirigo verso una delle tante botteghe storiche che vendono prodotti tipici, come le confetture e la mostarda, frutta candita con aggiunta di senape che qui servono col bollito misto. Nella gloriosa vetrina scorgo anche salami e cotechini, tortelli di zucca e “marubini” (cotti nel brodo di tre tipi diversi di carne), pan di Cremona e torta Bertolina, fatta con l’uva fragola.
Mi sembra evidente che rimanderò la dieta a domani, non si può certo resistere a tali tentazioni!