La Darbia blog

Panchine giganti per panorami da fiaba

Testo di Claudia Femia

Ven, 21 gennaio 2022
Panchine giganti per panorami da fiaba
Si moltiplicano un po' ovunque le cosiddette “big bench”, enormi e colorate sembrano capaci di riaccendere il nostro «fanciullino» interiore. Sbocciano come fiori, allegre e imponenti. Popolano i pendii e colonizzano punti panoramici, anche intorno al nostro Lago d'Orta. Sono le cosiddette “panchin..

Si moltiplicano un po' ovunque le cosiddette “big bench”, enormi e colorate sembrano capaci di riaccendere il nostro «fanciullino» interiore.

Sbocciano come fiori, allegre e imponenti. Popolano i pendii e colonizzano punti panoramici, anche intorno al nostro Lago d'Orta. Sono le cosiddette “panchine giganti” e stanno diventando un elemento di grande popolarità, adatte ai social ma, soprattutto, portatrici sane di buonumore.
Ve ne segnalo alcune, non lontane da La Darbia, ma vi sfido a scovarne altre, ancora più belle e nuove, in giro per l’Italia.
Chi ama fare brevi passeggiate a piedi può raggiungere facilmente l’Alpe Mastrolino, salendo da Omegna lungo la cosiddetta “via degli gnomi”, un sentiero costellato di simpatici nanetti che sbucano dagli angoli più inaspettati e allietano la camminata. In questo paradiso naturale, affacciato sulla conca settentrionale del Cusio, trova posto una coloratissima panchina che si ispira alle opere dello scrittore Gianni Rodari, famoso autore per bambini di origine omegnese. Sedendosi sulla grande panca arcobaleno, ci si sente un po’ come lillipuziani al cospetto di Gulliver. Sembra di tornare bambini e di vivere un’esperienza da fiaba. Ma soprattutto si ammira un panorama mozzafiato, restando (quasi) sospesi nel vuoto.

Per chi apprezza il paesaggio dei vigneti, imperdibile la «big bench» di Gattinara, rossa come il pregiatissimo vino che si produce in queste terre e collocata in posizione panoramica vicino alla Cappella della Madonna della Neve. Per raggiungerla è sufficiente impostare il navigatore di Google Map con destinazione «Torre delle Castelle» e seguire la stretta stradina che sale tra le vigne. L’installazione color nebbiolo si fonde perfettamente col panorama e regala l’impareggiabile sensazione di appartenere a questo territorio ricco di colori, sapori, profumi.

Alta più di tre metri e larga almeno quattro, la maxi-panchina dell’Adventure Park Le Pigne è un’altra installazione di grande successo. Costruita in un mese di lavoro, questa imponente struttura di legno è stata realizzata con i tronchi di alcune piante di castagno e quercia cadute nel bosco durante l’alluvione dell’autunno scorso. Nessun abbattimento dunque né spreco di materiali, solo natura che rivive sotto nuove forme.
E mentre lo sguardo si perde lungo la valle dell’Agogna, verso il Lago d’Orta ed il Mottarone, le maestose sculture della Poiana e del Gufo, collocate ai lati della grande panca, fanno buona guardia alle nostre foreste.

Anche il Lago Maggiore, da pochi mesi, ha la sua installazione gigante: gialla e maestosa, la panchina di Carza, situata nel comune di Cannobio, offre una vista suggestiva sul Verbano e può essere facilmente raggiunta lungo un sentiero percorribile a piedi o in mountain bike. Vale la pena ricordare che la panchina è posta vicina a Wonderwood, un parco-avventura dove si possono noleggiare mountain bike, attraversare ponti tibetani, vivere esperienze adrenaliniche sospesi nel vuoto e sperimentare percorsi coraggiosi sulla zip-line.

Qualche informazione in più sul progetto “Big Bench” ve la devo: l'idea di creare delle panchine maestose è nata nel 2010 per opera di Chris Bangle, un designer americano che, dopo essersi trasferito nelle Langhe, ha dato vita ad un progetto rivoluzionario, creando a Clavesana la prima seduta di enormi dimensioni, in un contesto naturale ma facilmente accessibile. Ben presto queste installazioni stravaganti si sono moltiplicate, diventando elementi caratteristici del paesaggio. Esse colpiscono prima di tutto per il loro straordinario effetto iconico, eppure non bisogna sottovalutare l’esperienza di sedersi su una di queste maxi-panchine: lì sopra si contempla il grandioso spettacolo del mondo, si fa il pieno di energia, ci si ricorda che la natura è davvero casa nostra.