La Darbia blog

Lavazza, non solo caffè

Testo di Claudia Femia

Lun, 21 dicembre 2020
Lavazza, non solo caffè
Il caffè è sempre l’inizio di qualcosa. E alla Lavazza lo sanno bene, tanto che la storia d’Italia si intreccia col successo di questa azienda, vera ambasciatrice dell’italianità nel mondo. «Ti posso offrire un caffè?» È forse questa la frase che meglio riassume l’essenza della nostra socialità, la..

Il caffè è sempre l’inizio di qualcosa. E alla Lavazza lo sanno bene, tanto che la storia d’Italia si intreccia col successo di questa azienda, vera ambasciatrice dell’italianità nel mondo.

«Ti posso offrire un caffè?» È forse questa la frase che meglio riassume l’essenza della nostra socialità, la vera cifra dell’ospitalità italiana. E non è solo uno stereotipo culturale, noi amiamo davvero condividere un espresso, in casa o al bar, come rito quotidiano che alimenta le relazioni, rinsalda i rapporti, crea momenti autentici di condivisione.

E il caffè italiano è indissolubilmente legato alla Lavazza, un’azienda ormai famosissima nel mondo, che ha attraversato la storia del nostro paese, accompagnando intere generazioni nella loro quotidianità.
La storia di Lavazza inizia con la drogheria aperta dal signor Luigi alla fine dell’Ottocento, nel centro storico di Torino: una piccola bottega specializzata nella torrefazione e nel commercio del caffè che, nel primo dopoguerra, si è trasformata nell’odierna «Luigi Lavazza Spa».
Una buona dose di talento imprenditoriale unita ad una grande passione, alla straordinaria conoscenza del prodotto e alla capacità di creare miscele strepitose, hanno determinato il successo di questa gloriosa industria.

Ricordiamo tutti le confezioni sigillate che Lavazza si è inventata negli anni Cinquanta, caratterizzate da un logo inconfondibile e prestigioso. E come dimenticare le mitiche campagne pubblicitarie che sono ancora impresse nella nostra memoria collettiva, con slogan che abbiamo ripetuto per anni anche nelle nostre conversazioni.
Ma Lavazza oggi è sinonimo anche di rispetto per l’ambiente e sviluppo sostenibile, di ricerca e approfondimento culturale, come testimonia «Nuvola», il quartier generale Lavazza che sorge a Torino, in uno straordinario spazio aperto alla città.
Il cuore pulsante di questo quartiere modernissimo è l’edificio progettato dall'architetto Cino Zucchi, che vuole essere un luogo contemporaneo e tecnologico, in cui l'Headquarter dell’azienda dialoga con un museo interattivo, un grande spazio eventi, un ristorante di alta gastronomia e un Bistrot, un'area archeologica, una piazza verde e la sede dell'Istituto d'Arte Applicata e Design.

Per chi poi fosse interessato a un’ulteriore esperienza immersiva, ricordo la possibilità di visitare anche il nuovo stabilimento Lavazza di Settimo Torinese: si chiama «Factory 1895» ed è un ambiente altamente specializzato, caratterizzato dall’innovazione tecnologica e dal risparmio energetico. Perdersi nel mondo del caffè non è mai stato così facile, grazie alle degustazioni e alla presenza di un team di "coffelier" esperti in grado di far vivere ai visitatori un'esperienza a 360 gradi all'interno di una «coffee cave» appositamente progettata.

In attesa di sapere se l’espresso italiano sarà riconosciuto dall’ Unesco come «Patrimonio Immateriale dell’Umanità» vi invito, se siete degli autentici “coffee lovers”, ad ascoltare la “Kaffeekantate” un’opera originalissima del compositore Johann Sebastian Bach, che di questa bevanda era uno straordinario estimatore.
D’altra parte, come biasimarlo? Non c’è davvero nulla di più familiare e rassicurante del rumore della moka che sale nella caffettiera, mentre il suo delizioso aroma pervade la casa.