La Torre di Buccione domina da secoli la parte meridionale del lago d’Orta e ci ricorda un affascinante passato medievale, regalandoci ancora oggi splendidi panorami sulla corona delle Alpi.
@manuel_dji
Dall’alto dei suoi ventitré metri, un po’ superba e un po’ rassicurante, l’antica torre di Buccione costituisce la più vecchia sentinella del lago. L’avrete notata senz’altro questa specie di “vecchia signora” che incute soggezione e rispetto…
Domina il territorio circostante da quando, nel XII secolo, in pieno Medioevo, venne edificata allo scopo di controllare il passaggio e riscuotere i pedaggi di chi accedeva alla Riviera di Orta. A lungo si è creduto che fosse una torre di origine romana o longobarda, ma fu fatta costruire probabilmente dai conti Da Castello e divenne un prezioso punto di avvistamento poiché permetteva di controllare il lago e la pianura circostante.
Si dice, infatti, che nelle giornate più terse, il suo profilo sia visibile, ancora oggi, dall’alto della cupola di San Gaudenzio di Novara.
@damjanoooo
Se avete voglia di inaugurare la stagione primaverile con una bella passeggiata, a piedi o in mountain bike, potete facilmente raggiungere la torre attraverso un sentiero sterrato che parte dal piccolo parcheggio nella zona delle cave di Corconio, non lontano dalla Darbia. Attraversando il bosco, che appartiene a un’area naturale protetta, si sale per una quindicina di minuti fino alla vetta: il panorama che si svela agli occhi è davvero meraviglioso, abbraccia tutta la costa del lago d’Orta, con l’isola di San Giulio nel mezzo e il Monte Rosa, maestoso, sullo sfondo.
@g_a_s_85
Voglio anche raccontarvi un paio di cose su questo antico edificio. Sulla cima della torre era collocata una grande campana che suonava in caso di pericolo, in modo che tutti gli uomini validi potessero accorrere in armi. La campana ha scandito anche momenti importanti della storia d’Italia: ha suonato allegramente, benché rotta, nel novembre del 1918 per annunciare la fine della Prima Guerra Mondiale. Da alcuni anni, dopo importanti restauri, la campana, un esemplare in ghisa del Seicento, ha riconquistato la sua posizione d’onore sulla cima della torre.
@manuel_dji
Una vecchia leggenda popolare racconta anche una storia tragica: agli inizi del Cinquecento la vedova Maria Canavesa, sarebbe stata uccisa con il figlio mentre suonava a martello la campana per avvisare le milizie della riviera dell’arrivo dei soldati di Carlo V.
Feritoie, punte di balestra e ferri di cavallo (riportati alla luce durante gli ultimi scavi archeologici) ci ricordano il nostro passato ormai lontano ma ancora pieno di magia.