La Darbia blog

Il «Balcone del Cusio»

Testo di Claudia Femia

Mar, 5 settembre 2023
Il «Balcone del Cusio»
credits: @simone_carlo_marino
  Il Santuario della Madonna del Sasso è proprio come un grande balcone affacciato sul lago d’Orta: sovrasta imponente tutto il territorio e regala uno splendido panorama. @_durindarda_ Quando lo si ammira da lontano, dal giardino della Darbia, sulla sponda opposta del lago, il ..

 

Il Santuario della Madonna del Sasso è proprio come un grande balcone affacciato sul lago d’Orta: sovrasta imponente tutto il territorio e regala uno splendido panorama.


@_durindarda_

Quando lo si ammira da lontano, dal giardino della Darbia, sulla sponda opposta del lago, il santuario della Madonna del Sasso appare in tutta la sua imponenza: costruito su uno sperone di granito ad un’altezza di 638 metri, domina letteralmente la sponda occidentale del Cusio. A volte appare sfolgorante, baciato dal sole del mattino, oppure emerge avvolto dalle nebbie lacustri ed evoca uno scenario da fiaba.

Il santuario venne realizzato nel Settecento da Lorenzo Peracino, un artista valsesiano, nel luogo in cui sorgeva in origine una cappella dedicata alla Vergine e dove fu poi costruita una prima chiesa che ospitava la statuetta miracolosa della Madonna del Rosario. Fu il boletese Pietro Minola a decidere di far edificare a sue spese un nuovo santuario, in seguito a una grazia ricevuta dalla Madonna. Più tardi furono realizzate anche la torre campanaria e la casa parrocchiale.


@mattiaantonelliofficial

La chiesa fu realizzata in stile Barocco e progettata a croce greca; all’interno si possono ammirare degli affreschi e una pala d’altare attribuita a Fermo Stella da Caravaggio. Sull’altare è conservata anche l’urna che contiene le ossa e il sangue di San Donato, un martire cristiano rinvenuto a Roma nelle catacombe di San Callisto e a cui gli abitanti della zona innalzavano preghiere affinché li proteggesse da fulmini e grandine.


@bad.drones

Anche il grande piazzale antistante il santuario rappresenta un vero gioiello: un tempo era denominato “il prato della tela” perché durante le calde giornate di sole le donne del paese vi si recavano a candeggiare la tela fatta in casa. Oggi il prato accoglie i numerosi turisti che, in ogni stagione, si arrampicano fin quassù per godere di un fantastico panorama.

Affacciarsi al muretto che separa il prato dallo strapiombo roccioso significa provare un’emozione fortissima: la vista è spettacolare, da togliere il fiato! Si possono ammirare il Mottarone e la corona delle Alpi, la pianura novarese, le dolci colline del Cusio e l’isola di San Giulio guardiana silenziosa al centro del lago.


@dariumbina

Se volete realizzare scatti memorabili da postare su Instagram o da custodire gelosamente sul desktop del vostro smartphone, questo è il posto giusto: lo stupendo scenario sospeso tra lago e cielo è la cornice adatta per qualche selfie che terrete nel cuore… senza filtri!