Un impianto molto particolare conduce da Laveno alla cima del Sasso di Ferro. A tutto vantaggio del panorama.
La bidonvia no, non l’avevo proprio mai provata… ecco perché chiudo con un colpo deciso lo sportello della cabina e, con il cuore in gola, salgo a bordo di questo inusuale mezzo di trasporto, che mi ricorda certe teleferiche che si vedono nei film d’avventura.
Da circa cinquant’anni l’impianto di telecabine di Laveno permette di raggiungere in una quindicina di minuti la sommità del famoso Sasso di Ferro, ad un’altitudine di circa 1100 metri. La stazione di partenza della funicolare si trova sulla sponda orientale del lago Maggiore e l’intera cabinovia, più volte rimodernata, fa ormai parte del panorama del lago.
Emozionata e impavida (mi sento coraggiosa solo perché di solito soffro di vertigini…) salgo verso l’alto sospesa ad una fune, dentro un “bidone” aperto, col vento che mi sfora i capelli… Sorvolando i tetti delle case, attraversando le chiome degli alberi, mentre sento in lontananza i rintocchi delle campane della domenica, mi sembra davvero di essere trasportata in un percorso avventuroso. E invece il viaggio è decisamente comodo e sicuro, confortevole ed emozionante.
Il panorama si allarga progressivamente sotto i miei occhi e lo sguardo si spinge sempre più lontano, fino ad abbracciare l’intero profilo del lago Maggiore: posso ammirare così il verdeggiante territorio che si distende tra Piemonte e Lombardia, tra dolci colline e laghi dall’acqua di un blu intenso, con le magnifiche Alpi sullo sfondo.
Le automobili da lontano mi appaiono piccole come giocattoli, le montagne svizzere si mostrano già innevate, i laghi varesini scintillano mentre il Monte Rosa fa capolino maestoso. Qualcuno mi informa che nelle giornate terse e ventose da qui si possono vedere (con un cannocchiale) l’aeroporto di Malpensa e le guglie del Duomo di Milano!
Dalla sommità del Poggio Sant’Elsa si diramano inoltre molti sentieri per gli appassionati di trekking e mountain bike, mentre i più temerari si lanciano con il deltaplano o il parapendio dalla cima della montagna e puntellano il cielo con le loro vele colorate.
Mentre assaporo la vista mozzafiato, scatto qualche foto da postare sui social. E intanto alle mie spalle il via vai dei cestelli verdi prosegue allegramente, quasi a ricordarmi che la discesa mi attende…
Ma intanto mi godo ancora un po’ questo meraviglioso panorama perché, come diceva a poetessa Virginia Woolf, «un bel paesaggio è come un verso di poesia».